Appartenente alla generazione di Laforgue e dei primi simbolisti che si riuniscono nei martedì di rue de Rome sotto la tutela di Mallarmé e di Verlaine, Édouard Dujardin nasce il 10 dicembre 1861 a Saint-Germain-la forêt, vicino a Blois. Trascorrerà l’infanzia a Rouen, per poi trasferirsi a Parigi nel 1878, dove si iscriverà alla Sorbonne per seguire gli studi di Storia, e parallelamente al Conservatorio, per inseguire la sua innata passione per la musica che lo porterà a entrare in contatto con Paul Dukas e Claude Debussy, di cui sarà condiscepolo. Fondatore della Revue wagnérienne e presidente, insieme a Théodore de Wyzewa, della Revue indépendante dal 1887, Édouard Dujardin intraprende fin dalla gioventù una carriera letteraria che non viene tenuta in debita considerazione dai suoi contemporanei. Forse le sue qualità di “manager del Simbolismo”, come fu soprannominato da Mallarmé per il fiuto affaristico, tale da assicurarsi puntualmente i finanziamenti per le sue riviste, offuscarono i suoi pur interessanti esiti letterari. Tuttavia i tentativi poetici, romanzeschi e teatrali di Dujardin, che concernono spesso la forma e le nuove possibilità metriche, rivestono un ruolo apprezzabile in un terreno di sperimentazioni che rinnoveranno profondamente il panorama letterario francese ed europeo.