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È possibile provare che la materia non esiste, come ho fatto lungo tutto questo mio scritto; ma le scienze provano l’esistenza dell’energia che costituisce ciò che noi chiamiamo corpo. Si può considerare come un segno della perfezione del movimento universale del mondo, o di Dio, il fatto che l’uomo ha scoperto la prova che nulla sparisce nell’universo, ma assume soltanto un nuovo aspetto. In tal modo, la scomparsa dell’ apparenza non indica che tutto è scomparso. E così si distruggono le apparenze ma non l’essenza, e l’essenza, per definizione dell’uomo, è indistruttibile: se è indistruttibile l’essenza, anche Dio è indistruttibile. E in tal modo Dio non è stato detronizzato. Poiché ho già detto che non si può provare, definire, studiare o conoscere nulla, tutte le mie definizioni restano non provate; infatti se si potesse provare qualcosa, ciò sarebbe ugualmente valido per l’universo e per noi stessi. Ne consegue che ogni prova non è che la semplice apparenza di ciò che è impossibile provare. L’uomo dà il nome di oggetto ad una qualsiasi apparenza, cosi che l’oggetto non esiste né nel campo del provabile né in quello di ciò che provabile non è.