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Analizzando la storia della scienza, possiamo notare che esiste da sempre una tensione, un conflitto tra le parti e l’insieme, tra sostanza e forma. Si può dire che, fin dai suoi esordi, la scienza occidentale è stata caratterizzata da una tensione fra un approccio meccanicistico e riduzionista, secondo cui il mondo viene visto come una macchina inerte governata da esatte leggi matematiche e i fenomeni diventano via via più nitidi allorché vengono frazionati in parti e componenti sempre più piccole, e un approccio olistico, secondo cui nello studio dei vari fenomeni l’intero risulta essere qualcosa di più della somma delle singole parti, le leggi sono la conseguenza di un ordine ed un’organizzazione superiori che caratterizzano i sistemi in considerazione. Nel libro “Le immagini dinamiche. Forma e qualità nella scienza moderna”, Davide Fiscaletti, coniugando densità concettuale e divulgazione, con limpida chiarezza effettua una rilettura critica avvincente delle principali teorie sviluppate nella storia del pensiero scientifico, mostrando in che senso nella scienza moderna la visione olistica e sistemica basata sullo studio della forma e dei comportamenti collettivi tende a prevalere sull’approccio meccanicistico e riduzionista.
Il libro è composto da un’introduzione e da 5 capitoli. Nel capitolo 1 viene analizzato lo sviluppo della visione meccanicistica e riduzionista del mondo dalla fisica per arrivare alla biologia e alle scienze sociali. Nel capitolo 2 vengono mostrati quali sono gli elementi fondamentali che, nella scienza moderna, portano alla crisi del modello meccanicistico-riduzionista, segnatamente in fisica, biologia, ecologia e psicologia. Nel capitolo 3 viene mostrato quale deve essere considerata, a parere dell’autore, la vera chiave che permette di uscire dalla situazione di impasse generata dal meccanicismo e dal riduzionismo, vale a dire la scienza della qualità, della forma e delle immagini dinamiche introdotta originariamente da Leonardo da Vinci nel XVI secolo. Nel capitolo 4 si evidenzia come molti aspetti significativi della scienza moderna (segnatamente, la visione di David Bohm della fisica quantistica, la rottura spontanea delle simmetrie e l’organizzazione collettiva, il ruolo dell’emergenza nella teoria quantistica dei campi … per arrivare al pensiero sistemico moderno nelle diverse discipline scientifiche) siano la naturale conseguenza della scienza della qualità di Leonardo e costituiscano di fatto gli elementi cruciali del nuovo paradigma che sta emergendo nella scienza contemporanea. Infine, nel capitolo 5 si mostra come questa scienza della qualità, della forma e delle immagini dinamiche porti a rilevanti progressi nell’interpretazione della mente e della coscienza all’interno di una visione olistica che unifica spazio, materia e vita.
Un punto importante che evidenzia la rilevanza di questo libro sta nel fatto che, nel panorama editoriale, non esistono libri divulgativi che, utilizzando un linguaggio semplice e discorsivo, ma allo stesso tempo rigoroso sul piano concettuale, affrontano il dibattito relativo agli approcci meccanicistico/riduzionista e olistico/sistemico secondo le linee seguite in questo testo.