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Il volume si propone come un saggio destinato a un largo pubblico, interessato ai problemi mondiali e alla storia, ma senza possedere preparazione specifica. Un pubblico di potenziali lettori e lettrici interessati a trovare nel passato le ragioni dei grandi temi del presente e, al contempo, gli elementi per riflettere collettivamente sulla storia futura dell'intero pianeta.
È un’opera di sintesi della “storia globale” (Global History è, in area anglosassone, la denominazione di questo filone storiografico), dalla rivoluzione neolitica fino a oggi, ispirato alla lezione dello studioso Samir Amin e alla scuola del sistema-mondo di Immanuel Wallerstein. È pertanto molto influenzato dalla lezione e dagli scritti dello storico francese Fernand Braudel.
A partire da una visione non eurocentrica e non occidentalocentrica, si vuole offrire una trattazione introduttiva, non nozionistica e continuamente attenta al rapporto tra economia, politica e cultura. Cercando sempre di valorizzare gli apporti decisivi di altre civiltà, di altre culture, di altri continenti, senza trascurare ovviamente gli apporti, numerosi e importanti, dell'Europa e dell'Occidente in generale.
Il testo abbraccia l'intera avventura del genere umano nei cinque continenti lungo gli ultimi 70.000 anni e privilegia in particolare tre grandi temi o principi ordinatori: il rapporto dei gruppi umani con i cambiamenti climatici, la nascita e lo sviluppo delle disuguaglianze economiche, sociali e di genere, la storia dei processi migratori e delle progressive interconnessioni tra i popoli, tra le diverse culture del pianeta.