Nakajima Atsushi, nato nel 1909 a Tokio, morto all’età di 33 anni, occupa nella moderna letteratura giapponese un posto così particolare che, ad ogni nuova edizione delle sue opere complete, lo si vede regolarmente risalire da qualche scaffale marginale della biblioteca erudita ed impregnarsi di leggenda: nessuno scrive come lui, nessuno ha vissuto come lui, nessuno è a tal punto ammirato e così poco ufficialmente riconosciuto per mancanza di entourage. Non lo si riconosce somigliante che a Marcel Schwob, che Nakajima poté leggere nelle traduzioni di scrittori conosciuti come Ueda Bin o Ideguchi Daigaku, anche se non ne fece mai menzione.