Slavoj Žižek (Lubiana, 1949) è fra i più innovativi, carismatici e filostar pensatori del nostro tempo. Insegna a Lubiana e in molti atenei americani ed europei.
In italiano sono stati pubblicati moltissimi suoi lavori. Si inserisce nella tradizione filosofica marxista, rivisitata in termini psicanalitici tramite il pensiero di Jacques Lacan.Oltre al suo lavoro di interprete della psicanalisi lacaniana, scrive di argomenti disparati e attualissimi, come il fondamentalismo, la tolleranza, l'etica politica, la globalizzazione, la soggettività, i diritti umani, il postmoderno, il pluralismo culturale e così via, segno della sua personalità poliedrica e della sua militanza politica ed intellettuale.Se da un punto di vista generale, il pensiero di Žižek è integralmente caratterizzato dall'applicazione e dalla chiarificazione dei concetti di Lacan, da un punto di vista filosofico il periodo storico cui Žižek pare quasi unicamente interessato, per sua stessa ammissione, è quello compreso tra Kant e Hegel, in linea con gli interessi filosofici dello stesso Lacan. Va tuttavia ricordato che Žižek cominciò la sua carriera filosofica come interprete di Heidegger, il quale rimane uno dei suoi riferimenti, assieme alla Scuola di Francoforte (in particolar modo Adorno e Walter Benjamin); è da evidenziare inoltre anche il suo interesse per alcune correnti del pensiero cristiano, rappresentate da Kierkegaard, Blaise Pascal e da mistici quali Jakob Boehme e Angelus Silesius; è nota inoltre la sua ammirazione per l'apologeta cattolico G. K. Chesterton, di cui tradusse, negli anni settanta, due libri in sloveno.Diverso discorso va fatto per i filosofi contemporanei, per lo più postmodernisti francesi o americani, con i quali il pensiero di Žižek, più che in posizione di confronto, sembra continuamente conversare. I suoi maggiori riferimenti "continentali" sono senza dubbio Deleuze, Derrida, Badiou, Rancière, Laclau, Agamben, Judith Butler. La peculiarità del suo stile filosofico, all'origine del suo successo mediatico, è la capacità di trattare di psicanalisi e filosofia facendo riferimento alla letteratura e al cinema popolari contemporanei (American Psycho, Fight Club, Alien, eccetera). Se è possibile trovare un elemento unificatore della sua variegata ed eclettica produzione filosofica è proprio nell'intendere il ruolo della filosofia come metodo demistificatore dell'ideologia attraverso una dialettica di tipo hegeliana letta in chiave di Lacan. I suoi spunti teorici, le sue riflessioni che spaziano dalla psicoanalisi all'ideologia tedesca, dalla sociologia all'economia, trovano una loro coerenza e sintesi nell'offrire quegli strumenti di lettura che in chiave psicologica (post-freudiana), economica (marxista) ci mostrano come non solo l'ideologia non è morta, ma è possibile comprendere e spiegare complessi fenomeni sociali partendo dalla produzione cinematografica o dalla cosiddetta "popular culture".
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Video intervista
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