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Da una manciata di anni nel dibattito politico francofono una nuova disciplina è emersa: la collassologia. Ovvero lo studio delle possibilità e delle prospettive di un crollo integrale del nostro sistema socio-economico, troppo complicato e insostenibile da un punto di vista ambientale per non incorrere in un corto circuito trasversale a breve termine. Dagli agronomi agli scienziati passando per rispettabili ex-ministri, noti scrittori o giovani banchieri pentiti, numerosi e vari sono i volti e le voci di questo approccio che i grandi media hanno cominciato ad accreditare sempre più malgrado i suoi contenuti critici e catastrofisti. Sebbene sia figlia di innumerevoli correnti storiche precedenti, questa declinazione recente del discorso ecologico imperniata sull’idea di un collasso imminente e generale della nostra civiltà – termo-industriale, estrattivista – sembra incarnare una visione specificamente contemporanea dell’ecologia, impregnata di urgenza e gravità. I Fridays For Future di Greta Thunberg ne sono un emblema eloquente e globalizzato.
Per quanto il movimento collassologico ancora stenti a varcare le Alpi (al contrario di altri discorsi più famigliari, come la decrescita), non possiamo esimerci in Italia dall’affrontare le domande generali che esso pone. Al centro di una discussione polemica estremamente accesa e oggetto di adesioni rapide e significative oltralpe, si tratterà di presentare questo fenomeno soppesandone le potenzialità eco-politiche senza dimenticare di evidenziarne gli angoli morti. Piuttosto che lasciarsi paralizzare dalla previsione di un collasso venturo e apocalittico, bisogna fare della collassologia la cartina tornasole di linee di disgregazione già in corso del nostro sistema per operarvi senza indugio delle necessarie trasformazioni tanto economico-istituzionali che antropologiche. Del discorso e dell’immaginario collassologico che descrivono l’auto-distruzione già innescata del nostro mondo, si forniranno alcune istruzioni per un uso fecondo tanto su un piano concettuale che di pratica politica.