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Le guerre del prossimo futuro non si faranno per motivi politici o per il petrolio, ma per l’acqua. “La Terra è minacciata da una crisi dell’H2O” è l’allarme lanciato dalla Banca mondiale. Con l’acqua si sopravvive, senza non esiste cibo o sostentamento di sorta. L’acqua si sta evolvendo rapidamente in una questione di alta strategia geopolitica. La bomba-acqua che minaccia il mondo emerge in tutta la sua portata.
L’acqua è una risorsa vitale ripartita in modo ineguale sul nostro pianeta. La rapida crescita demografica in alcune zone aride, l’incremento dei consumi, i pericolosi nazionalismi possono accentuare il carattere vitale dell’acqua, soprattutto se questi fattori sono concomitanti. L’acqua diventa un fattore economico determinante e quindi un obiettivo della politica nazionale e internazionale.
Nel corso della storia l’acqua è stata all’origine di numerosi conflitti. Anche oggi il rischio di nuove guerre è potenzialmente elevato, ma allo stesso tempo, in alcuni casi, l’acqua stessa viene utilizzata come arma. Un arma molto più potente del gas e del petrolio.
L’acqua nel Mondo non è equamente distribuita e utilizzata: ci sono territori che vivono in grande ricchezza e altri in cui lo stress idrico minaccia la salute della popolazione. Il patrimonio idrico di un paese, rappresenta un tesoro di grande valore, un indice di salute e benessere che negli anni ha acquisito anche un peso economico e politico da non sottovalutare.
L’acqua è un patrimonio mondiale, è un diritto che dovremmo preoccuparci tutti di garantire a ogni singolo abitante della Terra sostenendo azioni valide per la sua gestione, dalla potabilizzazione al controllo per arrivare al riciclo delle acque nere, grigie e bianche e di quella piovana. Nel nostro piccolo, possiamo iniziare a utilizzare con cura questo bene prezioso, evitando sprechi e assaporando ogni goccia di acqua che scorre dal nostro rubinetto! Ma non basta, dobbiamo imparare a gestire questo bene comune così prezioso per la nostra vita e la pace nel mondo in modo serio, prendendo lezione dai tanti errori del passato e per il presente rifiutando in modo netto e deciso ogni forma di privatizzazione e finanziarizzazione di questo tesoro, di questo dono immenso che è l’acqua.