Luciano Marigo è nato a Schio (VI) nel 1931. Laureatosi in Lettere presso l’Università di Genova con una tesi su Clemente Rebora, ha a lungo insegnato discipline letterarie nelle scuole superiori della sua città. I primi scritti che ha pubblicato sono stati: La capra semita (Rebellato, Padova 1963) e La fatica di non credere (EDB, Bologna 1967). Il suo romanzo Due giorni con Chiara, edito da Città Armoniosa di Reggio Emilia, ha vinto nel 1979 il Premio Selezione Campiello, riscuotendo il favore della critica e dei lettori. In seguito Marigo ha pubblicato: La donna assurda nel 1980 (sempre con Città Armoniosa), L’ultimo giorno nel 1990 (ancora con Città Armoniosa), e La stanza del cuore, per la Casa Editrice Santi Quaranta di Treviso, nel 2004, un’opera, questa, definita da Ferdinando Castelli, nelle pagine della “Civiltà Cattolica”, semplicemente, come «uno di quei romanzi che ci riconciliano con la narrativa». L’ultima fatica – venticinque brevi riflessioni, redatte in forma poetica, in cui vibra la fede intesa come palpito intimo dell’esistere – è uscita nel 2015, pubblicata dalle Edizioni Paoline di Milano, con il titolo Il dono dello stupore. Ha collaborato con racconti, saggi critici e commenti ad “Avvenire”, “Il Giornale di Vicenza”, “Il Sabato”, “Aevum”, “Sigma”, “Lettere italiane”, “Diagrup”, “Insegnare Religione”.