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I progetti internazionalisti della sinistra appaiono oggi inadeguati rispetto alle prassi politiche e ai dissensi che emergono all’interno stesso dei partiti in tutto il mondo.
E tuttavia, mentre le ineguaglianze di ricchezza non smettono di aumentare in un mondo sempre più polarizzato, l’ideologia liberale si radica nelle menti come unica prospettiva sociale ed economica.
Con i contributi di:
Étienne Balibar è professore emerito di filosofia politica e morale all’Università Paris-X Nanterre e Anniversary Chair in filosofia moderna europea alla Kingston University di Londra. Nel 2016 ha pubblicato Europe, crise et fin? (Lormont, Le Bord de l’Eau; trad. it Crisi e fine dell’Europa?, Torino, Bollati Boringhieri, 2016) e Des Universel. Essais et conférences (Paris, Galilée, 2016; trad. it. Gli universali. Equivoci, derive e strategie dell’universalismo, Torino, Boringhieri, 2018).
James K. Galbraith è l’autore di Welcome to the Poisoned Chalice. The Destruction of Greece and the Future of Europe (New Haven, Yale University Press). È stato presidente del Consiglio degli Economisti per la pace e la sicurezza (www.epsusa.org) dal 1996 al 2016. Insegna anche alla Lyndon B. Johnson School of Public Affairs, presso l’Università del Texas, ad Austin.
Johan Galtung, matematico e sociologo norvegese, è professore di scienza della pace. Dottore honoris causa di varie università, nel 1993 ha fondato la rete “Transcend. A Peace Development Environment Network”. Ha fatto opera di mediazione in circa centocinquanta conflitti in altrettanti paesi e ha pubblicato numerosi libri, tradotti in varie lingue.
Nilüfer Göle è directrice d’études in sociologia all’École des hautes études en sciences sociales di Parigi. Lavora sulla visibilità dell’Islam, il secolarismo e le controversie interculturali negli spazi pubblici europei. Il suo ultimo libro è The Daily Lives of Muslims, Islam and Public Confrontation in Contemporary Europe (Zed Books, 2019). Il suo attuale progetto di ricerca, “Public Space Democracy”, è incentrato sui movimenti di contestazione della democrazia nell’era globale (EHESS-Nomis).
Pablo González Casanova, sociologo, è stato professore e rettore dell’Università nazionale autonoma di Città del Messico. Si è distinto nella lotta contro il razzismo, l’apartheid e l’esclusione sociale, e nella difesa dei valori e dell’identità culturale dei popoli dell’America Latina. È dottore honoris causa di varie università del mondo e, in particolare, nel 2003 ha ricevuto il Premio internazionale José Marti dell’Unesco. Autore del celebre La democrazia in Messico (1965), dal 1948 ha pubblicato più di quaranta opere nel settore delle scienze sociali e politiche.
Michel Wieviorka è directeur d’études alla École des hautes études en sciences sociales e presidente della Fondazione Maison des sciences de l’homme. È stato presidente dell’Associazione internazionale di sociologia dal 2006 al 2010. I suoi lavori, tradotti in varie lingue, sono incentrati in particolare sul razzismo, la violenza, l’antisemitismo, la diversità. Nel 2015 ha pubblicato Retour au sens: pour en finir avec le déclinisme (Paris, Robert Laffont).