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La crisi finanziaria scoppiata nel 2007-2008 ha dato il via ad una recessione globale che si è abbattuta in particolare sugli Stati Uniti e sull’Europa e sta determinando un profondo cambiamento nelle loro strutture economiche, politiche e sociali, seguendo delle direzioni la cui origine può venir tracciata nelle scelte e negli avvenimenti che hanno caratterizzato l’importante cambiamento all’interno delle strutture e del paradigma economico dominante che è avvenuto nei primi anni ‘70.
Mentre la crisi economica mondiale pone il pensiero sociale e politico contemporaneo di fronte a dei nuovi e centrali interrogativi riguardanti la necessità di ripensare radicalmente l’esistente e la costruzione di alternative possibili, l’ideologia e le prassi neoliberiste, sorprendentemente, continuano – dopo una parentetica messa in discussione ufficiale – a indirizzare le azioni degli attori e delle istituzioni economiche mondiali, ponendosi come l’unica modalità possibile di concepire e gestire i sistemi economici, nonostante i loro palesi e ripetuti fallimenti.
I saggi contenuti in questo volume, scelti all’interno del numero speciale del South Atlantic Quarterly riguardante la crisi globale curato da Moishe Postone, esplorano queste tematiche da diverse prospettive disciplinari non strettamente economiche, mirando sia ad analizzare e mettere in discussione la narrazione dominante della crisi e dell’ideologia e della prassi neoliberiste, sia a mettere mano alla concezione di nuove alternative possibili e concrete all’ordine sociale, politico ed economico esistente.