Traduzione di:
Mercurio Falco e Alessandro Cocuzza
Il potente desiderio di una società liberata dallo sfruttamento
Ragazzino ribelle per le strade di Berlino appena dopo la Prima Guerra Mondiale, P. Mattick inizia a impegnarsi nel movimento spartachista prima di diventare comunista antibolscevico. Nel pieno degli anni di fuoco della Rivoluzione tedesca (1918-1924), egli ci racconta il suo incredibile percorso tra azione diretta e repressione, illegalità e clandestinità. Il riflusso del movimento rivoluzionario e la potente crescita delle forze autoritarie – stalinismo e nazismo – lo spingono, al pari di tanti altri, ad emigrare. Negli Stati Uniti si impegna a fianco degli IWW e di altri gruppi radicali, per poi partecipare al grande movimento degli scioperi degli anni ’30 dove si mescolano vagabondi, sindacalisti e rivoluzionari. Egli ci fa immergere in momenti di intensa agitazione sociale, oggi sconosciuti. Questa fu una grande avventura: da un continente all’altro, la traversata degli anni bollenti dell'“età degli estremismi”. P. Mattick ce la racconta con la sagacia dando spazio ai suoi compagni di lotta, ai suoi nemici, alle discussioni e alle idee che sempre accompagnano l’azione, agli incontri tra gli operai radicali con le avanguardie artistiche dell'’epoca, espressionisti e dadaisti. Questa testimonianza eccezionale restituisce l’atmosfera di mondi scomparsi scossi dal potente desiderio di una società liberata dallo sfruttamento. Desiderio che corre sul filo di queste pagine e che è di una freschezza e di una attualità sorprendenti.