Nelle nostre società, la crisi, da evento congiunturale, si è trasformata in un'orizzonte permanente, la cornice entro la quale si iscrive l'intero nostro agire politico e sociale. Il volume rintraccia le genealogie della crisi attuale nei nodi non sciolti che hanno contraddistinto le nostre società ed i nostri sistemi economici a partire dagli anni Settanta del Novecento, secondo la lettura di economisti e sociologi come Wolfgang Streeck, David Harvey o Giovanni Arrighi. Con particolare vigore a partire dagli anni Novanta, la crisi ha fatto sentire il proprio impatto anche sui sistemi politici democratici sorti a partire dal secondo dopoguerra. Sono tornate a farsi sentire alcune aporie da sempre caratterizzanti i sistemi liberali, che il volume analizza a partire da classici come Machiavelli, Tocqueville o Gramsci. E proprio in autori come Gramsci e Machiavelli, ma anche nelle storie dell'Esodo o nella riflessione contemporanea sul populismo l'Autore individua alcune piste per tornare a pensare l'emancipazione e la democrazia.
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