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LA PANDEMIA DELLA PAURA

Progetto totalitario o rivoluzione?

Prezzo: €29,00 / Prezzo di listino: €29,00
CON OMAGGIO UN TITOLO DEI VOLANTINI
Formato: 135x215, 304 pagine / Settembre, 2023 / ISBN: 9788893132572
Autore: 
A cura di: 
Daniela Danna
Traduzione di: 
Redazionale

Kees van der Pijl traccia una mappa del potere e delle classi nello stato di eccezione (quasi) globale dichiarato nel 2020. Da allora il potere cerca di basare il consenso al proprio dominio su un nuovo inganno: l’emergenza sanitaria da Covid, la lotta ad essa tramite misure pseudosanitarie e liberticide, in una fase storica in cui deve ormai essere messo in soffitta persino il consenso neoliberale, che era basato sull’individualizzazione, lo scambio dei diritti dei lavoratori con i “diritti civili” e l’illusione della scelta del proprio destino, per la crescente incapacità del capitalismo attuale di soddisfare i bisogni della classe lavoratrice.

Le classi dominanti non solo ricercano la sorveglianza totale con l’informatica e i suoi green pass (riproposti al G20 di Bali) sui lavoratori e cittadini, ormai ritornati al rango di sudditi a cui possono in ogni momento essere “sospese” le libertà e i diritti fondamentali, ma vogliono anche il trattamento eugenetico di quella che Kees van der Pijl chiama una “biomassa di 7,5 miliardi di persone”, trattata con gli strumenti della zootecnia imponendo su scala planetaria l’inoculazione di preparati sperimentali che possono modificare il genoma e preparando la distopica fusione uomo-macchina.

Van der Pijl ricostruisce con precisione e in dettaglio la situazione e i passaggi della plandemia, appunto pianificata da anni e oggetto di esercitazioni ai massimi livelli della governance mondiale – vedi lo scenario Lock Step della Fondazione Rockefeller e l’Event 201. Premessa per l’implementazione di simili piani è la concentrazione del potere economico, anche questa puntualmente ricostruita dall’autore nella sua configurazione attuale, con una frazione di classe dominante costituta dal “triangolo” intelligence-informatica-media, alleatasi con i “biopolitici” delle case farmaceutiche. Afferma che “il principale motore dello stato di eccezione per Covid [è stata] la minaccia di un nuovo ‘1848’”, elencando le mobilitazioni e i disordini culminati nell’autunno 2019 in moltissimi Paesi quali prove della situazione prerivoluzionaria.

La pandemia della paura è un libro fondamentale per comprendere il presente, e si conclude con la discussione politica delle alternative, come la democrazia radicale instaurabile grazie alla pianificazione digitale.

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