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I fenomeni novecenteschi delle religioni politiche e dei totalitarismi (nazismo, fascismo, comunismo) hanno costituito il tentativo di politicizzare la coscienza, espropriandola della sua autonomia nel formulare giudizi sull’uomo e sulla storia. Il volume muove dalla Grande Guerra quale momento d’origine delle religioni politiche, oltre che dei totalitarismi. La declinazione delle ideologie in religioni politiche intendeva risolvere la crisi di senso in cui erano precipitati vasti settori della società borghese liberale, in particolare della piccola borghesia. Una specifica attenzione è quindi riservata agli aspetti culturali di questa crisi di senso, assumendo come laboratorio La morte a Venezia di Thomas Mann e Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, testi in cui si registra la dissoluzione della personalità e delle convinzioni del piccolo borghese.
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