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Dopo la Seconda Guerra del Golfo la trasformazione nella politica internazionale ha investito in pieno l'area mediterranea. Al crollo del sistema bipolare si è aggiunto lo choc determinato nel mondo arabo e islamico dalla sconfitta irachena ad opera della coalizione guidata dagli Stati Uniti, coalizione di cui facevano parte paesi arabi come l'Egitto e l'Arabia Saudita. Nello stesso anno, il 1991, sulla sponda nord del Mediterraneo veniva impartita una forte accelerazione al processo di integrazione europea.
Assumendo come punto di partenza questa cesura temporale, gli autori di questo libro, che hanno lavorato in un gruppo di ricerca promosso dal Forum per i problemi della pace e della guerra (Firenze), analizzano le tendenze politiche e culturali dell'area arabo-islamica, la nuova collocazione dell'area mediterranea nel sistema internazionale, l'impatto politico ed economico del processo di integrazione europea, le tendenze delle aree conflittuali nell'area mediterranea, l'effettiva rilevanza dei fenomeni migratori, le possibilità di soluzioni dei conflitti.
Da questo libro emerge un quadro alieno da catastrofismi, immagini esotiche ed ostili, e anche da facili ottimismi. Si ricava piuttosto l'immagine di un'area dinamica e in trasformazione, sia dal punto di vista culturale che da quello politico ed economico.