«Ci diceva, padre, che il Giappone le ha dato molto, cambiandola profondamente…», interviene la Madre superiora. «Assolutamente! È lì che mi sono avvicinato, da giovane, alle arti marziali come strumento di disciplina e controllo mentale, ed è ancora in quel Paese che ho scoperto lo shibari, oggi guardato con grande sospetto dai puritani occidentali per la sua appartenenza al variegato mondo del bondage, eppure per tanti versi, a mio avviso, così vicino al cristianesimo…»

«Oh, questa sua affermazione mi sorprende non poco. Forse il Santo Padre ci scomunicherà tutti per questa mia richiesta, ma le andrebbe, padre, di illustrarci un giorno il suo pensiero in proposito, con una conferenza su cristianesimo e shibari?» Don Agostinho accetta volentieri la proposta. Dopotutto, lui lo dice sempre, l’inferno è un po’ come il paradiso: bisogna saperselo meritare.

Leggendo queste pagine, non vi è dubbio che la mente di qualche lettore andrà immediatamente a quel canto popolare noto come La Confessione, o anche come Padre Formicola, che narra la storia della povera verginella che in una notte di pioggia e vento bussa al convento per potersi confessare. Il frate, dopo aver indagato sui cedimenti sessuali della ragazza le chiede, in cambio dell’assoluzione, di baciare il suo cordone. E molti di voi avranno liquidato questo canto come una delle tante espressioni anticlericali di cui è pieno il nostro folklore. Ma come alcuni lettori forse ricorderanno, Papa Francesco ha ammesso, nel febbraio 2019, l’esistenza di abusi perpetrati ai danni delle suore. La Chiesa cattolica ha dovuto rispondere, recentemente, di una lunga serie di atti sessuali ai danni di bambini e adolescenti, certo, ma oggi sappiamo di altre verità taciute o insabbiate per troppo tempo: in diverse parti del mondo, suore e religiose sono state abusate sessualmente da uomini di Chiesa di livelli gerarchici superiori, dentro e fuori il Vaticano. Un’inchiesta-documentario realizzata dai registi francesi Eric Quintin e Marie-Pierre Raimbault ha rotto questo muro di omertà, raccogliendo le testimonianze di tante religiose vittime di abusi da parte di sacerdoti in Francia, Italia, Germania, Canada e Africa.

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