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Questo libro è un atto d’amore: sono passati quasi mille anni da quando i Normanni iniziarono la penetrazione nello Stato romano, partendo dalle sue province occidentali, e più di ottocento anni dalla Crociata che portò i Latini alla conquista della Nuova Roma. A quel tempo, e nel saccheggio di Costantinopoli (uno dei più terrificanti che si ricordi), opere d’arte e tesori furono dispersi o distrutti con odio e furia bestiale: Normanni e Crociati non riuscirono però a cancellare nella Nazione romana la memoria, l’amore per la propria storia e il ricordo dei Padri; ricordo sempre vivo, che rende presente il passato e illumina il futuro. Questo libro nasce a richiesta di non pochi appassionati di storia locale, i quali spesso restano perplessi, se non proprio disorientati, alla lettura di testi spesso pregevoli ma pur sempre opera di eruditi estranei all’ethos ortodosso e condizionati dalla storiografia nata dalla seicentesca Controriforma, ancor oggi egemone nel mondo occidentale. Avrei potuto raccogliere le tante opinioni espresse dagli studiosi a proposito dei santi detti “italo-greci”; seguendo invece le leggi dell’agiografia ortodossa, ho preferito usare la tecnica della Prospettiva inversa, e lasciar parlare i documenti: anziché scrivere racconti più o meno suggestivi, ho scelto di presentare direttamente le Vite di alcuni santi, riportandole in sintesi fedele e dai manoscritti originali, quando conservati.